Affidabilità significa quindi considerare se l'automobile in questione ha dei problemi, quante volte è stata portata dal meccanico oltre alle manutenzioni ordinarie e quanto dunque ci si ritiene soddisfatti dell'acquisto. Con una nota se vogliamo di colore: su una premium car è normale che il proprietario si lamenti appena sente un piccolo rumore, mentre su una macchina low cost o entry level non ci si lamenta fino a quando va avanti. In effetti, con gli anni è noto che la cara vecchia Panda aveva turbolenze e vibrazioni interne da lavori in strada con martello pneumatico, ma andava avanti anche per oltre 10 anni ed eri contento. Inoltre negli anni ‘80 e ‘90 non si accendeva mai una spia perché non c’erano certo i sensori di oggi, le macchine di oggi controllano qualsiasi parametro, e ti pre-allertano per possibili problematiche che un tempo neppure venivano monitorate.
Mi ricordo di aver letto una classifica inglese dove "affidabilità" si traduceva in spesa delle riparazioni impreviste, ed è chiaro che marchi come Fiat o Citroen siano sopra la media... mentre ad esempio Porsche va in fondo alla classifica perchè è vero che l'auto si rompe poco ma quando lo fa sono dolori! Andrebbe inoltre definita meglio la "affidabilità", non è la stessa cosa se si blocca l'alzacristalli anteriore o si rompe la frizione. In generale possiamo dire questo: tanta elettronica porta inevitabilmente a minore affidabilità nel tempo quando quest’ultimo supera i 5 anni.
Ben lo sappiamo dal mondo dei PC…Sulla meccanica, è indubbio che come per gli elettrodomestici, oggi si usano materiali più leggeri che dopo qualche anno subiscono maggiormente le vibrazioni.
Il noto rapporto americano J.D Power ha premiato nel 2023, sulla base di una statistica su 30.000 auto vendute nel 2020, il gruppo Toyota, con ben sei primi posti nelle varie categorie. Interessante il fatto che negli USA ne sia uscita molto male l’Audi mentre l’Alfa Romeo sia risultata fra le sportive il marchio meglio valutato. Insieme a Toyota ne è invece uscita benissimo Lexus.
Noi abbiamo pensato di riportarvi anche una classifica dell’’Adc, automobile club tedesco, del 2023, suddividendo le auto in 5 categorie. Perché fidarsi della Germania? Perchè magari i tedeschi non sono esattamente un popolo attento alla raffinatezza, ma quanto ad affidabilità, soprattutto sulla meccanica anche degli elettrodomestici, sono sempre stati puntigliosi.
Ecco che la loro classifica va dalla citycar ai suv. Ecco i loro risultati:
● Citycar: Primo posto premio per la Volkswagen Up. Auto che ricalca le linee della Polo e della Golf, la Up possiede un motore 1.0 e 65 Kw di potenza che consentono una velocità massima di 163 Km/h. Sarà stato un sondaggio guidato dalla tradizione e dal nazionalismo? comunque sia, la UP è ovviamente piccola ma davvero tanto spaziosa all’interno, con sedili comodi anche per i passeggeri di dietro e finiture di alto livello.
● Sport Utily: in questa categoria a vincere è stato il mini Suv della Suzuki, il Vitara. Con una lunghezza ridotta ideale per la mobilità in città, è però performante anche per lunghi tratti e sulle strade montane.
● Suv compatto: in questa categoria trionfo con margine per la Volvo XC40, un suv compatto con motorizzazione ibrida e ibrida plug-in, ma anche con motore termico a benzina e una versione completamente elettrica. 5 stelle nel test Euro Ncap, molto spaziosa e prestante.
● Suv: Anche qui forse un pò di nazionalismo con la vittoria della BMW X3, che non ha bisogno di presentazioni. La trovate dotata di ogni motorizzazione, il benzina, il plug-in, ibrida e 100% elettrica
● Segmento Premium: Categoria appena sotto le auto di lusso, dove magari il costo della manutenzione è meno importante. il premio è stato dato alla Audi A6. E’ una berlina con motorizzazione esclusivamente ibrida,mild o full, sappiamo bene dell’affidabilità dei motori Audi ma anche degli interni di grande qualità, con finiture di lusso e la solita plancia super high-tech.
Infine, una recente ricerca inglese ha visto invece al primo posto la Subaru Outback, quasi al 100%, macchina impegnativa se siete sempre in città, seguita dalla Toyota GR Yaris, Ford EcoSport, Toyota Prius e Mazda CX-5, quest’ultima stabile da anni nelle prime 10 e non a caso sempre accompagnata da garanzia quinquennale.
E se volessimo soltanto riferirci al parere degli italiani?
Noi di Younicar abbiamo analizzato il rapporto della rivista Altroconsumo del 2022, e in generale le macchine giapponesi e coreane brillano perché hanno molto raramente problemi elettrici minori, quindi su spie e lampadine.
A livello motoristico però fanno la voce grossa i motori Ford 2.0 TDCi, presente nei modelli Ford C-Max, Focus, Galaxy, Kuga, Mondeo, S-Max, il Renault 1.3 TCe, il Toyota 1.8 Hybrid presente nelle Toyota Auris, Corolla, C-HR, Prius. Io mi permetto di darvi questo consiglio: se un modello è figlio di uno storico di qualche anno, quindi è un’evoluzione di modelli precedenti, è veramente difficile che non siano già stati affrontate problematiche.
Viceversa, se un modello è nuovo e innovativo, curiosate sui tempi di sviluppo: se è un modello già in cantiere di progettazione da tre anni, allora si può essere ragionevolmente fiduciosi.
Infine, cambio olio ogni 15.000 km, perchè se ambite a superare i 300.000 km o comunque passare senza ansia i 200.000 km, certamente qualche lampadina potrà farvi sbuffare, ma è il motore che fa la differenza e statisticamente sono questi i controlli che fanno la differenza:
● Cambiare l’olio del motore al massimo ogni 20 mila chilometri ma meglio ogni 15.000.
● Monitorare spesso i liquidi
● Sostituite spesso le candele, i filtri e la cinghia di distribuzione. Nel caso la vostra auto abbia invece la catena di distribuzione, affidatevi alle indicazioni della casa per il controllo periodico di tensione.